Gucci alla Milano Fashion Week 2024
ARTISTICA-MENTE oggi parla di Gucci. Prima Azienda del Lusso a ricevere la Certificazione della Parità di Genere in Italia. “Perspective 2” (nuovo volume della serie “Gucci Prospettive”), lavoro artistico di Sabato De Sarno in collaborazione con Paola Antonelli curatrice di “Prospettive“, che è la lettura di Milano dei suoi spazi e delle persone che la abitano. De Sarno ha diffuso le immagini dei due volumi aggiungendo la didascalia “Mirroring”.
Una parola che svela la chiave di lettura del suo percorso artistico.
La continuità, è senza dubbio il legame tra i due volumi così come le sue prime collezioni (femminile e maschile) hanno molti punti in comune. Il filo rosso di congiunzione è la città di Milano, musa ispiratrice della nuova era del brand Gucci. Negli ultimi mesi sta consolidando un legame sempre più stretto col capoluogo lombardo. Lo spostamento dell’ufficio stile da Roma a Milano e una campagna promozionale arricchita dagli addobbi natalizi urbani, ha mostrato al pubblico una metropoli nella quale arte moda e design si esprimono in una combinazione perfetta.
Il contesto della Milano Fashion Week 2024
La sfilata di Gucci è stata una delle più attese della Milano Fashion Week 2024, che ha visto sfilare 74 tra brand e designer dal 12 al 16 gennaio. Tra gli altri eventi di rilievo, si segnalano il debutto in passerella di Stone island, il brand del gruppo Moncler, il ritorno di Dolce&Gabbana, Fendi e Emporio Armani, e le proposte di nomi emergenti come Federico Cina, Jordanluca e Mordecai. La settimana della moda milanese ha ricevuto il testimone da Firenze, dove si è conclusa l’edizione 105 di Pitti uomo, che ha ospitato le sfilate di Todd Snyder, Magliano e S.S. Daley come special guest.
Mirroring Il concept della sfilata Gucci
Il concept della sfilata di Gucci era il “Mirroring”, ovvero il riflesso tra i due sessi. Il designer ha infatti ripreso alcuni elementi della collezione donna presentata a settembre, come la semplicità, l’heritage e le new faces, e li ha adattati al corpo dell’uomo. Il risultato è stato un mix di capi classici e familiari, come il cappotto, la giacca, la camicia e la maglieria, e di dettagli più audaci e contemporanei, come le borse maxi, i foulard metallici, i mocassini massicci, le canotte tempestate di punti luce e le frange minimaliste di jais.
Gucci e sabato De Sarno "Ancora"
Milano Fashion Week Men’s 2024 è stata la seconda prova del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno, che ha mostrato per la prima volta il suo lavoro nel menswear. Con la sua visione succinta e seducente per l’abbigliamento maschile di Gucci è arrivata una lucida comprensione del manifesto “Ancora” del direttore creativo, che ha definito finora il suo intero lavoro presso la casa di moda storica. La sua prima linea di abbigliamento maschile racconta questa storia sartoriale attraverso raffinatezza e glamour, offrendo espressioni del classico guardaroba maschile che si rivolgono ai mecenati mondani.
Il Rosso Gucci protagonista dell’Immagine
Il Tono e l’Equilibrio
Anche l’equilibrio era chiaramente una priorità. Le forme formali dello stilista erano elegantemente sartoriali, con angoli e bordi ben eseguiti che rendevano intoccabili ogni trench, blazer e giacca con zip. I pantaloni erano spesso dritti e plissettati, aderendo ai codici di abbigliamento aziendali. Tuttavia c’erano alcune iterazioni di denim che potevano passare per streetwear, se abbinate correttamente.
Libertà Creativa e Strategia
De Sarno è strategico nel suo approccio al design, considerando le sue proiezioni di vendita tanto quanto la sua libertà creativa. Laddove le ex silhouette potrebbero finire per guadagnare di più tra i clienti fedeli di Gucci, c’è una parte della collezione che si basa sull’agenda esplorativa dello stilista con uno scintillio di classe. Queste silhouette includono cappotti con borchie di cristallo e finiture piumate, oltre a un maglione a mezzo bottone con cappuccio lucido e una canotta scintillante. Anche se potrebbero piacere solo ai fashionphiles più audaci, i loro dettagli fantastici articolano il manifesto di de Sarno “completamente libero e pieno di euforia”. È Gucci Ancora.
Un finale Tradizionale in Bianco e Nero
I look conclusivi si sono ispirati al tradizionale smoking bianco e nero, con uno stuolo di cravatte asimmetriche, blazer doppiopetto con revers croccanti e pantaloni scuri. Ultimo della fila, Look 56 includeva un cappotto drammatico, simile a un mantello, sovrapposto a una canotta profonda e una cravatta che era casualmente annodata intorno al collo.
Le reazioni del pubblico e della critica
La sfilata di Gucci ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico e la critica. Da una parte, c’è chi ha apprezzato la coerenza e la certezza del linguaggio di De Sarno, che ha saputo reinterpretare il dna del brand con uno stile sobrio e raffinato. Dall’altra, c’è chi ha trovato la collezione troppo prevedibile e poco innovativa, senza quell’elemento di sorpresa e di rottura che aveva caratterizzato le precedenti sfilate di Alessandro Michele, il predecessore di De Sarno.
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